domenica 31 luglio 2022

La funzione del cattivo nelle storie.

 



 

Amleto e l'odio in rete. La funzione del cattivo nelle storie.

L'odio ha riempito pagine di letteratura comunemente ritenute strepitose – ed è convinzione fondata degli addetti, i letterati di ogni tempo e latitudine, che senza non si può fare.
Uno o più cattivi nella trama di una storia sono il sale della Terra, danno senso e significato e plastica raffigurazione e incarnazione ad ogni conflitto. Senza di loro l'impalcatura di un romanzo crolla, viene meno e risulta scipita e mielosa perfino la figura opposta, le cui ragioni e i sentimenti si intende premiare perché 'il Bene trionfi'.
Non va sempre così. Ci sono trame e vite reali in cui il maledetto Male si è accomodato in poltrona e non intende ragioni per sloggiare, andare a fare in c..., lasciare in pace i sofferenti e i disgraziati di cui si narra, ma il finale in gioia e catarsi e in 'vissero insieme felici e contenti' è sempre dietro l'angolo.
Un'altra storia è pronta per essere scritta in tal senso. Per una Francesca e l'amante suo Paolo trafitti dalla spada del violento marito di lei, ci sono centinaia di donne felici che scopano, vanno a matrimonio e fanno figli. Magari si separano di lì a poco, ma hanno conosciuto il bello e i buono della vita, sia pure per un breve tratto di strada - e tanto basta ad alimentare la speranza di futuro.
Senza l'odio Amleto non sta in piedi. E' una tragedia piena di odio, odio legittimo, odio per gli assassini del padre, odio per coloro che ne intessono le trame vigliacche e i complotti, id est Guildenstern e Rosencrantz, sodali e complici degli assassini, ma vi è in questo paese una consorteria di suonati, a sinistra dello schieramento politico e 'social' che ognora e quotidianamente intonano le lamentose geremiadi e stucchevoli de: 'Quanto odio in Rete.' e/o 'Internet gronda di odiatori' – e sono riusciti nella mala impresa di convincere Zuckenberg che vanno puniti ed espulsi dalla 'community', proprio perché odiatori (haters) e istigatori.
Vedi le deliberazioni dei dem americani in proposito e l'intendenza sciocca dei dem nostrani che ne sposano ogni tesi, comprese le stupide sanzioni contro la Russia e la pericolosissima politica di armamenti all'Ucraina che prepara la terza guerra mondiale nucleare.
Zuckenberg, di recente, ha perso un sacco di soldi per questa sua politica asfittica di voler mettere la sordina all'odio in rete. L'odio non si elimina con la censura, al massimo lo si storna – e chi è animato da sana indignazione, rabbia per come vanno le politiche cose e, si, vero e proprio odio contro il nemico politico (che, spesso, lo merita per intero), passa sul canale Telegram, - ben felice di accoglierli e oliare le vie dell'etere con questa post moderna querelle di fazioni contrapposte e novella 'agora' dove si discute di politica.
Una agora virtuale dove ce le diamo/diciamo di santa ragione per quanto di malefico e nefasto è stato fatto dai nostrani dem in fatto di malintese politiche dell'accoglienza, ad esempio, e per come hanno ridotto le nostre periferie urbane e riempito le carceri di coloro che si dovevano accogliere.
Un sano odio politico è parte del conflitto necessario al confronto democratico; fatela finita con le geremiadi cretine e mostrateci i programmi elettorali che, verosimilmente, vi manderanno a casa, il 25 settembre prossimo venturo.
Avete rotto. Che dico? Stra rotto. Andate a casa e restateci per i prossimi cinque anni. Se l'odio in rete ha questa funzione è una funzione salvifica e sanitaria – come quella di cambiare i pannoloni (politici) ogni qualvolta la cosa si rende necessaria e urgente.
Essere o non essere: il monologo di Amleto | Studenti.it

sabato 30 luglio 2022

Il passato che ci conforta.

 

Ordine e disordine - 31 luglio 2016

'Il problema del nostro tempo è l'accettazione del disordine.' affermava cinque anni fa Jannis Kounellis in un intervista. E se lo dice lui, artista dell'Arte Povera, la predizione è credibile, credibilissima. Non solo perché è un greco-italico per la sua lunga frequentazione della penisola – 'una faccia una razza', per intenderci – ma perché gli artisti, come i poeti, sono i soli credibili e disincantati predittori del futuro che ci aspetta.
Un futuro gramo di entropia sempre crescente - e ci vien da credere che la sicumera di Enscher quando affermava che : 'Ci piace il caos perchè adoriamo sottometterlo all'ordine.' fosse un azzardo già ai tempi suoi (sfociati in ben due guerre mondiali) e una qualche forma di ordine la si rintracciasse allora solo lungo le linee eleganti dei suoi disegni.
E la frattura di Marinetti e dei suoi artisti, succubi delle sue farneticazioni guerresche, fece esplodere quelle linee apparentemente ordinate nei colori sparati e vividissimi di Boccioni e nella furia immaginativo-omicida dei vortici e dei fumi degli obici che centravano le trincee: BUM BANG RAZZI SIBILANTI SBAAAM! - la grafica futurista della demenza e del martirio dei fanti i cui nomi oggi leggiamo sulle croci dei 'cimiteri di guerra'.
E riandare coi pensieri alle entropie incontrollabili del passato recente un po' ci conforta perché l'attuale disordine dei sette miliardi di persone formicanti per il pianeta e vaganti per mare sui barconi - da nessuno amati e malamente accolti per la trista e realistica predizione statistica dei futuri 'foreign fighters' e 'radicalizzati sul web' che usciranno dalle loro fila – sembra poca cosa di fronte alle due guerre dei nostri padri e bisnonni e ai milioni di morti che ne seguirono.
Che, se comparate con la presente 'guerra di religione' o 'guerra per soldi', - come oppongono i due schieramenti dei 'buonisti' e dei realisti impropriamente schedati 'a destra' dell'emiciclo sociale -, sembrano dirci che forse l'umanità futura vivrà ancora, chissà, qualche suo decennio buono di vita accettabile in un prossimo futuro.
E che, sbarazzattici dei Renzi e delle Merkel e degli Juncker e degli Schultz, forse appariranno governanti nuovi in quel che resterà dell'Europa capaci di misure efficaci di contenimento e argine del caos di uomini e popoli l'un contro l'altro armati e un nuovo ordine si disegnerà finalmente sull'orizzonte del futuro europeo e mondiale. Amen e così sia.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

Viaggi spazio temporali del primo tipo.

 

n
Viaggi spazio-temporali (vedere navetta nella sesta foto) 30 luglio 2019

E se è vero che l'Arte e gli artisti coprono per intero lo scibile umano e si occupano di politica e ci raffigurano le stelle e le stalle e la natura e l'iperuranio immaginato, tuttavia non ti aspetti che a palazzo Michiel (Santi Apostoli. Venezia. European Center – Eventi collaterali) una simpatica mostra di 'design' nasconda, pardon esibisca, in una saletta a parte, l'invenzione del millennio.
Che dico? Dei millenni tutti interi della storia dell'umanità.
E pare che ci sia in Australia un uomo geniale un 'dottor Morte', attivista della causa della dolce morte e del sereno viaggiare nell'Oltremondo dei sogni che, in collaborazione con una ditta di avanguardia, ha creato il 'Sarco': una piccola astronave iperurania che ci porta oltre i 'bastioni di Orione' e le porte di Tannhauser e sull'orizzonte degli eventi del Tempo col semplice schiacciare un pulsante che immette azoto liquido nel corpo stanco e malato - e in pochi secondi si abbassa la soglia di coscienza ed è davvero un 'sogno lungo un'eternità'. E sei tu viaggiatore a decidere la 'ignition' della partenza e niente grane per chi si accomiata relative a leggi e a crudeli ideologie religiose che a tutto si oppongono.
E chissà che sogni reca seco una dolce morte, invece di tutto quel soffrire per 'rendere l'anima a Dio' delle antiche religioni crudeli che predicavano la sofferenza necessaria - e guai ai suicidi a cui si negava perfino la sepoltura in terra benedetta e dicevano sacro e intoccabile quel momento di orrore e paura per il definitivo distacco dal corpo dei nostri quotidiani piaceri e i tormenti.
E possiamo farla in barba ad Atropo e toglierle le maledette forbici di mano e rivolgerle pure uno sberleffo e dirci semidei finalmente compiuti – e lo sberleffo maggiore è questo di mostrare in una mostra di design, come fosse un abito trendy o una tenda o un mobile qualsiasi, l'astronave che ci porta in pochi attimi di silenzio sul crinale dello Spazio/Tempo ad osservare lo spettacolo dei Troni e delle Dominazioni e la Grande Luce che abbaglia di cui si è favoleggiato per millenni e ce le hanno rappresentate artisti sommi nella chiese cattedrali e dentro la Cappella Sistina. Chapeau.

mercoledì 27 luglio 2022

E' indetto pubblico concorso.



(...) La credenza popolare nasce dal fatto che questa pietra offre un particolare effetto se riceve la luce sulla sua superficie: si tratta del cosiddetto gatteggiamento che ricorda un occhio di gatto sul quale si riflettono i raggi del sole. Da questa particolarità, nasce l’idea che quell’occhio protegga dal malocchio (ovvero il cattivo sguardo).

Gatteggiamenti esorcistici.

Si indice pubblico concorso per le str....te più divertenti e/o ridicole e pacchiane che vengono/erranno a galla in questa campagna elettorale da spiaggia ed ombrelloni e chiappe chiare. Comincio io con il segnalare gli 'occhi di tigre' di Letta, il nipote di suo zio (Letta senior, l'ex consigliere di Berlusconi), che, al momento si piazza al primo posto e disputa il posto allo 'smacchiare i giaguari' del simpatico Bersani, un tempo suo compagno di partito.
Si tenga conto che la pietra detta 'occhio di tigre' gode di una particolare credenza, id est, di allontanare il malocchio – in questo caso il malocchio caduto sul pd di chi lo dice, a ragione, il partito delle elites, dei poteri forti, degli uomini della provvidenza indicati quali i soli capaci di traghettarci fuori dalla crisi, ecc. ecc.
Temo, però che il Letta usufruirà solo di quel particolare riflesso della pietra che viene detto 'gatteggiamento', ovvero un 'occhio di gatto sul quale si riflettono i raggi del sole'.
Gatto, non tigre, quindi – e dubito fortemente che sia in grado di acchiappare i sorci.
Forse solo i 'sorci verdi' che gli faranno vedere, in finale, quelli della destra, vincitrice annunciata. E' un gatto, d'altronde, troppo ben nutrito e abituato a dormicchiare nei 'salotti buoni' da lunga fiata sopra un prezioso cuscino.
Pollice verso e lasciate liberi i pitbull nel recinto delle destre.

 

Maestre maldestre.


Riflessioni del lunedi. - 28 luglio 2014

Il mondo rinasce ogni giorno dalle sue ceneri. Un po' come noi – che ci corichiamo con un carico di problemi irrisolti e la mattina ci muoviamo a tentoni per la casa, riordinando corpo e anima e la tana in cui abbiamo rifugio e proviamo a dare ordine al caos che ci avvolge e ci permea.
E non lasciatevi trasportare in volo dalla metafora dell'araba fenice perché quel suo essere 'araba' fa venire l'orticaria, considerato il carico di misfatti e malefatte e crimini che si portano dietro quei dessi, gli arabi dell'ortodossia coranica e delle sure e delle jihad, - che il diavolo se li porti perché è dal tempo della prima crociata che noi, valenti guerrieri dell'Occidente, ci proviamo a sottometterli e irregimentarli e dirli governabili secondo i nostri più avanzati sistemi di governo (le democrazie) e fargli capire che le antiche leggende religiose dei profeti barbuti e degli angeli e dei demoni e delle vergini paradisiache sono esauste figurazioni arcaiche e stantie, e la modernità non si governa con i veli imposti alle donne e i tappetini da preghiera e le prostrazioni tre volte al giorno in direzione della Mecca e i ramadan dei nomadi pastori che li hanno figliati.
E ascoltare la radio, la mattina, e sentire 'di che lacrime gronda e di che sangue' il pianeta che abitiamo - colla litania dei morti e dei profughi sui barconi (che andiamo a raccogliere pietosamente e non sappiamo più dove stiparli) - ci fa dubitare che mai avremo forze e intelligenze tali da affrontare i viaggi spaziali e aprirci al cosmo di altri sistemi solari e galassie.
Eppure c'è stato un tempo in cui i bis bis nonni credevano che l'orizzonte di riferimento fosse quello delle 'magnifiche sorti e progressive' – ed era l'epoca delle grandi invenzioni e scoperte: la radio di Marconi, i lampioni a gas che illuminavano strade buie e senza luna, l'acqua nelle case anche dei più poveri, l'igiene pubblica e la sanità che innalzavano straordinariamente la vita media.
Poi venne la prima guerra mondiale e l'esaltazione collettiva della 'sola igiene del mondo', seguita dalla seconda della tregenda dei nazionalsocialismi e dell'Olocausto.
Un 'uno-due' che ci ha mandati al tappeto e ancora l'arbitro ci sta contando e non riusciamo a rialzarci.
Ma tutto quell'ottimismo della ragione dei bisnonni e l'ausilio di sempre più sofisticate tecnologie oggi continua a naufragare nella risacca di una crisi economica che ci fa battere il passo nella stag-flazione - e il lavoro continua a mancare e i politici nuovi continuano a promettere mari e monti (Monti no!!), ma per i miracoli non sono attrezzati; neanche il Renzi che ha ipnotizzato gli italiani stanchi e delusi perfino delle loro abominevoli malefatte elettorali: id est l'aver mandato allo s-governo della repubblica un malfattore notorio e recidivo.
Perciò, cari e-lettori, rimbocchiamoci di bel nuovo le maniche e, a tentoni, ri-proviamo a mettere ordine nel caos di ogni nuovo mattino. Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nipoti, dicono i 'buonisti' e i lungimiranti. Beh, proviamoci. Magari ci manderanno a dire, in un viaggio nel Tempo, che abbiamo sbagliato tutto, come abbiamo fatto noi coi nonni e i bisnonni morti nelle trincee e nella 'campagna di Russia' - e i secessionisti padani che invocavano un ritorno a quell'Austria Felix che abbiamo ferocemente combattuto.
No. Decisamente non abbiamo le idee chiare sul nostro futuro e il passato, malgrado gli storici ci mandino a dire che la Storia è 'maestra di vita'. Maestra maldestra, a ben vedere. Buon lunedì, cari.

  

martedì 26 luglio 2022

Commistioni fatali.

 

Misto mare in campagna elettorale.

La parola chiave è 'misto'. Sono andato a cercare in rete che cosa ha esattamente detto Viktor Orban – invincibile campione di una Europa moderata – dato lo scandalo che si mena, in piena campagna elettorale italiana, per le sue parole 'intollerabili', a detta della sinistra di s-governo europea.
Una Europa che, invece, nella sua drammatica e passiva acquiescenza al 'misto mare' quotidianamente a disposizione tra Ceuta e Lampedusa (una immigrazione di provenienza mediterranea che ci asfissia con un numero altissimo di 'barconi' e gommoni ed ogni altra imbarcazione atta a fare pietosissimo naufragio organizzato - con rapido e garantito intervento dei noti e finanziatissimi 'taxi del mare') continua ad alimentare i numeri altissimi di nemici islamici 'radicalizzati sul web' residenti nei quartieri-monstres di Moellenbeck (Bruxelles) e nelle cinture periferiche delle principali metropoli europee, Parigi in testa.
E sensatezza vorrebbe che chi mena scandalo per la parole di Viktor Orban – che l'immigrazione clandestina, nel suo paese, la controlla parecchio bene e ne trae giovamento per la sua lunga permanenza al potere – esibisse numeri altrettanto positivi a contrasto. Che so: la percentuale di popolazione carceraria di immigrazione a fronte di un numero di clandestini effettivamente e positivamente integrati, periferie urbane in ordine ed esempi preclari di civile convivenza pacifica (sic), stazioni ferroviarie sotto controllo e la criminalità relativa ben contrastata, etc, etc.
Invece no. La stampa mainstream, schierata politicamente a favore delle sinistre di s-governo come un sol uomo, titola un coro indegno di 'dagli al razzista!' finalizzato agli slogans della campagna elettorale in corso. Come se mettere in discussione e denunciare l'evidenza di un intollerabile disordine globale relativo al troppo che stroppia di gente immigrata con tutti i mezzi (nessuno lecito e rispettoso delle leggi europee in proposito), fosse un anatema, una eresia da combattere con l'ennesima crociata buonista. Destinata a sicura sconfitta, per nostra fortuna.
A settembre, a settembre! Urne finalmente aperte e tutti a casa.
Orban choc: «Gli ungheresi non vogliono mescolarsi con altre razze»
ILDUBBIO.NEWS
Orban choc: «Gli ungheresi non vogliono mescolarsi con altre razze»
Allarme tra la comunità ebraica, il rabbino capo Róbert Frölich: «Esiste una sola razza umana, l’Ho
E prima ce ne sbarazzeremo degli Hollande e Valls e Renzi e Merkel e Juncker, prima chiuderemo e governeremo con pugno di ferro le frontiere dell'Europa sotto attacco, prima avremo la garanzia che andrà ad iniziare un futuro meno gramo di questo: di contare e raccontare dolenti a giorni alterni di vittime inermi per le strade e nei teatri e nei ristoranti e nelle redazioni dei giornali di libera stampa.
Il sogno delle sinistre europee di un affratellamento universale e di felici popoli illuministicamente intesi alle 'magnifiche sorti e progressive' di un mondo pacificato è naufragato nel sangue e nella barbarie degli sgozzamenti dei riti e delle sfide islamo-terroristiche e negli annegamenti dei barconi le cui partenze non hanno saputo/voluto impedire.
Avete scritto la peggior pagina di infamia della storia recente della civiltà occidentale, gente vergognosa e incapace. A casa. Tutti. Al più presto.
L'Europa, per causa vostra, dovrà per anni leccarsi le ferite inferte alla sua convivenza civile da un 'buonismo' stupido e incapace della menoma decisione di governo e di leggi adeguate alla sicurezza dei cittadini .
Nessuna descrizione della foto disponibile.

lunedì 25 luglio 2022

Il concetto di osceno e di peccato. (La Digos indaga e la diocesi si infuria.) Cronache di una calda estate.


Non contenti di esporci in cronaca, ripetutamente, il loro concetto di 'orgoglio' omosessuale (pride) con saltelli in musica e larghi sorrisi lungo i percorsi stabiliti con la Questura, i nostri orgogliosi hanno pensato bene di consolidarlo, mandando un commando di gente ignuda ad esporre i loro corpi giusto sulla scalinata del Duomo di Treviso. Ne segue l'indignazione e la rabbia di quelli della diocesi per quella manifestazione di un malinteso orgoglio che sconfina nell'osceno, dicono.
E, in realtà, quelli del pride, quella parte di loro che ama i gesti estremi e le denunce fuori luogo e fuori scena (os-kené) hanno scelto bene il loro obbiettivo e il nemico dichiarato – memori delle narrazioni bibliche che ci narrano di Lot e della più nota moglie-statua di sale, invitati da un angelo ad abbandonare Sodoma, la città del peccato, alla sua sorte in Alto decisa: la scena di una delle più clamorose punizioni divine di quei tempi lontani, la morte per fuoco e il rogo di tutti quei peccatori incalliti.
E se sommate la scenetta pop di qualche giorno fa: di una suora che interveniva a separare due peccatrici che si sollazzavano in pubblico – e i fotografi dietro l'angolo, pronti allo scatto mediatico fatale - con baci saffici alla francese (una provocazione ad arte, sembra) ecco comporsi il quadro di una storica rivalsa e denuncia clamorosa di ostilità pregresse e le presenti.
E, per quelle presenti, abbiamo scongiurato da poco le denunce penali che sarebbero conseguite all'imposizione di legge del famoso 'ddl Zan' – che prevede azione giudiziaria e relative pene per chi, come quella suora, si azzardi a dire in pubblico peste e corna di quello che, invece, per i nostri orgogliosi è 'un atto d'amore' a cui plaudere con relative ole.
E, non contenti degli obbiettivi raggiunti: di matrimoni omosex e figli in accomandita riconosciuti dal post moderno legislatore ora gli orgogliosi puntano le loro armi mediatiche contro i nemici storici e le leggende da cui tutto origina. Transennate gli edifici del culto, da qui in avanti, e sorvegliateli militarmente al passaggio delle schiere degli storici peccatori.
La battaglia sarà lunga e, a sentire Elodie, se vince il centrodestra saranno cavoli amarissimi, praticamente immangiabili.