Quel peggio che mai non muore. 03 aprile 2015
Chissà se esiste una qualche relazione provata tra l'eccesso di libertà di cui soffriamo, e che favorisce la proliferazione di bulli/e e bullismi adolescenziali in cronaca, e la quantità spaventosa di gente che, dall'occidente delle origini o di recente cittadinanza, va ad arruolarsi nell'Isis: felici di misurarsi con coltelli sacrificali, decollazioni di innocenti e kalashnikov e lanciarazzi.
Come dire che l'abdicazione, nei paesi occidentali, al giusto e necessario esercizio di autorità e severo rispetto delle regole sociali convenute ha quale sua 'legge del contrappasso', nella società globale e multietnica, l'approdo imprevisto sulle rive di una follia collettiva che ci punisce e ci rimprovera la colpa di esseri stati cattivi genitori e non aver coltivato ed educato ai giusti 'valori' i fragili pargoli e psicolabili.
E l'islam radicale e terrorista è la Geenna dei peggiori misfatti – l'ultimo ci viene oggi dal Kenia e ci impaura per la rete di complicità che rivela e che hanno reso possibile il massacro dei diversi di fede.
E, forse, dovremmo riconsiderare alla svelta i nostri metodi educativi ispirati ad una mitica e malintesa 'libertà' (troppo spesso scambiata con 'il caxxo che ci pare') e i genitori di oggi farsi un severissimo esame di coscienza e convenire con il ministro dell'istruzione che non si può continuare nella distruttiva faida tra genitori e insegnanti – i primi impegnati a delegittimare e minacciare i secondi di 'fargli causa' e intimidirli al punto da scoraggiarne l'azione educatrice.
E il lettore dei giornali di 'Prima pagina' di stamane, il vice direttore de 'L'Avvenire' (il giornale dei vescovi, lo si dice), nelle sue risposte ai radio-ascoltatori adombrava l'ipotesi che, visto che siamo detti 'crociati' dagli islamo-terroristi, forse sarebbe il caso di levare più alto il vessillo dei valori cristiani e sostenerli – magari 'in hoc signo vinces', chissà, in tanto Medioevo di ritorno non si sa mai e magari irreggimenteremo alla bisogna i pargoli-nepoti e li addestreremo alla nuova Lepanto; chi vivrà vedrà, il peggio non è mai morto, estote parati (e chi più ne ha più ne metta).
REPUBBLICA.IT
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