martedì 30 luglio 2013

Bandiere dei nostri padri

Mi piace 'avere il controllo sulle cose'. E' qualcosa di profondo, un desiderio del bambino che sono stato che non si è realizzato - e il suo lancio lontano nella mia vita adulta lo ha incattivito.
E quando guardo le lame di luce di questi monti, il loro argento minerale che sfuma nel bronzo della luce che affievolisce, mi si stringe il cuore per l'alpinista delle alte vette e corde e chiodi in parete che non sono stato. E non ho il controllo sui miei muscoli sufficiente a darmi sicurezza e ogni appiglio mi pare precario e traditore e guardo in basso e vedo il vuoto orribile di un mio sogno di bambino che quel vuoto prolungava all'infinito nel buio onirico e non c'era un impatto finale, liberatorio, a uccidere l'angoscia che mi paralizzava.
La morte, in fondo, è una soluzione - e sarà per i lasciti di quel mio sogno lontano che immagino un finis vitae, se sarà segnato dal dolore atroce che ti oscura la luce del giorno e della mente, con il 'volo dell'angelo' da un alto picco dolomitico – e so che ci sarà un fondo roccioso sui cui il mio corpo malato impatterà e sarà un chiaro, ultimo lampo di luce e la fine del mio tempo terrestre.

E guardo le foto, nel rifugio che mi ospita, che mostrano la prima famiglia di 'gestori' di questa casa di alta quota spartana ma bella - e che silenzi serali! rotti solo dalle voci della donna e dei pargoli di quell'uomo che conosceva ogni segreta via dei monti che le fanno corona. E andavano sui ghiaioni e su per i diedri luminosissimi nelle albe d'agosto con un attrezzatura che oggi ci chiediamo 'come facevano' a salire e piantare le bandiere o a erigere le croci sulle vette.

Le bandiere, già. C'è n'è una giusto di fronte alla finestra che sventola invitta, bianca rossa e verde, malgrado tutti gli insulti e gli inviti a 'ficcarla nel cesso' che ha subito in questi anni di infamia collettiva - di idioti che volevano 'secedere' per le loro miserie morali di evasori notori e recidivi.
E tutte le lapidi dei 'caduti per la patria' avrebbero perso di senso - e abbiamo scritto pagine di vera e propria follia e insensatezza che si è sposata coll'irresistibile ascesa di arturo ui-berlusconi oggi all'ultimo atto e, chissà, forse era meglio se i padri della patria ci avessero 'lasciato agli austriaci' e avremmo fatto l'Europa transitando direttamente dall'impero austro-italo-ungarico risparmiandoci le trincee della prima guerra mondiale.

Le bandiere dei nostri padri si rispettano anche per quelle lontane insensatezze che oggi chiamiamo 'la storia patria'. Cosa fatta capo ha, se è costata il sangue degli avi ed ha costruito questa faticosa identità nazionale consolidata colle gite ai sacrari e ai cimiteri di guerra.chiggiato-baion 28-07 040.JPG
E, forse, è per questi retro pensieri che il padre del ragazzo - che ha improvvisato per gioco un suo personale 'ammaina-bandiera' e la carrucola gli si è inceppata -, lo invita perentoriamente a risalire il declivio e aggiustarla e : 'Portati il cuscino e una coperta, ché, se non ci riesci, ci passerai la notte'.
E il bambino frigna e piange il dolore della sua incapacità a 'controllare le cose' e implora il padre di aiutarlo, invano.
Da un sacco di tempo non assistevo a questo esercizio dell'autorità paterna così inflessibile, ottocentesco. Ce lo siamo lasciati alle spalle, il pater familiae, e lo abbiamo disprezzato e ucciso, in questi ultimi decenni di infamia collettiva - e quell'abbandono e quell'uccisione metaforica ha partorito i mostri del secessionismo padano stupido e gaglioffo e gli 'eserciti' di silvio-l'infame, che minacciano sfracelli eversivi sulle piazze se giustizia sarà fatta e sarà cacciato dalla vita pubblica un corrotto-corruttore da prima repubblica tangentara che mai avrebbe dovuto 'scendere in politica' e corrompere la vita pubblica come neanche la democrazia cristiana era stata capace.

venerdì 26 luglio 2013

Era meglio morire da piccoli (3)

Ho appena finito di guardare un film con Kevin Kline nella parte di un educatore - un professore di Storia. Sono importanti gli insegnanti di storia perché ci illudono che la Storia sia maestra di vita, che abbia qualcosa da dirci per davvero e che ci sia un qualche momento di vera svolta, di tanto in tanto, in cui accada che lu Santu non venga gabbato, passata la sua festa, - e non scoppino più le 'guerre mondiali' e, forse, domani o fra un anno, chissà, non si senta più parlare di quella quantità incredibile di cretini che combattono una loro personale 'jihad' contro l'Occidente.

Invece, anche quel professore di Storia del film deve denunciare un suo fallimento nei confronti di un allievo, figlio di un senatore e che, a sua volta, entrerà in politica.
Siamo alle solite, direte voi, tutti a prendersela coi politici – che, di questi tempi, è come sparare sulla Croce Rossa; e gli unici a meritare la menzione d'onore e rispetto sono i parvenus dei 5 Stelle, unica opposizione parlamentare rimasta a contrastare le porcate della coalizione delle larghe discordie. Discordi su tutto ma non sul finanziamento pubblico ai partiti - che verrà mantenuto ancora a lungo e solo i 5 stelle hanno restituito 4 e passa milioni di euro mantenendo fede alle promesse elettorali.
Intanto, 'quelli del pdl', - la banda della Magliana parlamentare - , derubricano il finanziamento illecito ai partiti a robetta da liquidare con una sanzione amministrativa, fidando nella quiete agostana degli ombrelloni aperti nelle italiche spiagge e nei pisolini che colà vi si schiacciano e i tarallucci e vino serali e i ludi danzanti.

E solo la scadenza del 30 di luglio mette qualche fremito nei pensieri e alimenta i pigri commenti dei pochi in costume da bagno che ancora si occupano di politica. Che faranno quelli della banda della Magliana parlamentare, ammesso e non concesso che Lex Luthor-berlusconi venga condannato?
Da un veloce calcolo statistico delle deliberazioni e sentenze della Cassazione si evince che il Caimano può dormire sonni tranquilli. Alcuni vecchioni della Cassazione hanno antenne sensibili alle angosce dei politici e mai e poi mai vorranno inimicarseli – ne è prova l'attesa tranquilla degli avvocati di Lex Luthor, che auspicano che il loro fascicolo sia trattato da una sezione piuttosto che un'altra.

E pesa - pesa molto - la blindatura del governo Letta fatta da Re Giorgio, lo Stabilizzatore.

Noi confidiamo, invece, in quei bei mattini di sole chiaro in cui accadono le cose che i nostri diavoli politici temono come l'acqua santa. Un corto circuito giudiziario in cui, incredibilmente! a decidere di una sentenza di terzo grado siano le carte processuali e i due gradi di giudizio che già hanno deciso per la colpevolezza palese del principe degli imputati.

Sarebbe un gran giorno per questo paese; davvero 'l'alba di un giorno nuovo' – come ne abbiamo viste poche, pochissime, dall'infausto giorno della nostra nascita. Era meglio morire da piccoli?

venerdì 19 luglio 2013

L'Opera da tre palle un soldo

Dunque, per mancanza di alternative di s-governo, tocca ingoiare quest'altra schifezza paurosa: di agenti kazaki all'opera dentro la Questura e negli uffici della forza pubblica in violazione delle leggi italiane per forzare la mano e rapire e imbarcare su un jet privato a viva forza, la moglie e la figlioletta di un rifugiato politico.

E dobbiamo tollerare l'oscenità di un ministro dell'interno che continua a cantare a gola spiegata il ritornello de : 'Non so, non ho visto, se c'ero dormivo', mettendosi sotto i tacchi la propria dignità personale e politica.

E il caro Presidente Napolitano ci manda a dire che 'il governo non si tocca'. Per la proprietà transitiva, sappiamo, perciò, che ogni e maggiore schifezza di s-governo potrà accadere sulla scena pubblica nei prossimi giorni e mesi e resterà impunita.

Che senso può avere il mantenere accesa la fiamma della passione politica in un paese di tanta infamia collettiva e che fa strame dell'idea di legalità e che, in nome del 'superiore interesse del governo del paese' manda assolti i peggiori figuri imbarcati a forza nell'avventura sconcia delle 'larghe discordie'? E il tutto con su la testa la spada di Damocle di una rovinosa 'caduta del tempio' ad opera di sansone-berlusconi se sarà confermata la sua condanna nel terzo grado di giudizio.

Si faccia scendere il sipario su quest'operetta italiota da tre palle un soldo.

http://www.repubblica.it/politica/2013/07/...055/?ref=HREA-1

giovedì 18 luglio 2013

Per gli amici tutto e di più

Per gli amici tutto e di più

Se qualcuno che incontri per strada ti dice che soffri di 'un blocco cognitivo' tu ti offendi, credo.
A meno di non essere consapevole di una malattia in corso i cui sintomi sono quelli, purtroppo.

Ma che un ministro degli interni abbia dei 'blocchi cognitivi' e sia stato innalzato all'altissima carica di controllo dei fatti e misfatti che accadono in questo paese e richiedono il pronto intervento delle forze dell'ordine la cosa è grave e qualcosa dovremmo fare, come cittadini e comunità nazionale di partiti e associazioni. Magari richiedere l'immediata rimozione del poveretto che quei 'blocchi cognitivi' invoca, perfino, a difesa del suo operato di ministro come fosse sul palco di un operetta a cantare a gola spiegata: 'Non so, non ho visto, se c'ero dormivo.'
E quelli del pd, seduti in platea parlamentare, tutti muti ad ascoltare quello stolido ritornello e quelli del pdl a spellarsi le mani, invece, e applaudono a scena aperta la riuscita dell'operazione di commando ordinata dal capo dei capi nel chiuso dei suoi privati palazzi e ville per compiacere l'amico kazako.

Cosa non si farebbe per gli amici. Perfino svendere la dignità nazionale e delle forze di polizia e del parlamento per certi figuri sembra non essere un prezzo troppo alto.

mercoledì 17 luglio 2013

Amoveatur ut promoveatur

Era tutto prevedibile e previsto e tuttavia ci siamo dentro fino al collo: dentro al pantano, alle sabbie mobili di questo 'governo delle larghe discordie' che consuma le sue 'figure di emme' una dopo l'altra con regolarità cronometrica e dedizioni individuali e collettive degne di miglior causa.

E prima abbiamo avuto l'Aventino ridicolo di 'quelli del pdl': fauna di malnati, dipendenti aziendali pezzenti nell'anima e 'più realisti del re' di un padrone di denari che da tre lustri impone la sua agenda giudiziaria al paese e tuttora tiene in vita la coalizione di s-governo ai soli suoi fini di ricatto e minacce di 'muoia Sansone con tutti i filistei'.

Che più civicamente morti di così si muore, cari i miei concittadini che assistete con me a questo spettacolo osceno, a questo fescennino ridicolo di un ministro della repubblica e vice presidente del consiglio che va al Senato a dichiarare senza rossore in viso né irresistibili conati di vomito: 'Non so, non ho visto, se c'ero dormivo.' sul caso della moglie e della figlia del dissidente kazako rimpatriati con un blitz di funzionari di polizia fedelissimi alle segrete direttive berlusconi-alfano concordate nel corso dell'incontro avvenuto in Sardegna tra quel capo di governo e il nostro lex luthor nazionale. E bisognerebbe seguire a lungo, nei prossimi mesi e anni, le vicende di questi funzionari di cui il ministro-struzzo chiede la testa perché, forse li rivedremo in qualche altro posto di prestigio per il prezioso loro offrirsi in sacrificio e aver salvato in extremis il governo delle larghe discordie. Amoveatur ut promoveatur.

E le smentite del berlusconi di un incontro a suo dire 'mai avvenuto' non smentiscono un bel nulla - e solo dispiace che non ci fosse un fotografo appostato nell'ombra a documentare il misfatto di quell'incontro al vertice tra sodali 'putiniani' che ha consumato l'arbitrio orrendo sul quale lo squallore del governo delle larghe discordie dovrebbe cadere con fragore e fracasso uguali al misfatto commesso e spudoratamente negato in pubblico Senato della Repubblica.

lunedì 15 luglio 2013

La Via dei Barconi

La Via dei Barconi

Se perfino nelle sedi più periferiche e parrocchie isolate si predica l'apologo del 'Buon Samaritano' che, pietoso, soccorre il viandante pestato a morte – e prima di lui un Levita e un altro passante, religioso del pari, lo avevano guardato agonizzare e avevano tirato dritto – un coordinamento ci deve essere, che so, una velina, una mail che invita tutti i predicatori domenicali a indicare la 'Via dei Barconi' aperta dal bravo Francesco a Lampedusa.

E il prete che interrogo dopo la messa, da quel bravo 'avvocato del diavolo' qual sono, e gli racconto di quel suo confratello di Mestre che, invece, ha istituito i vigilantes alla messa, traccheggia e boccheggia e non sa 'a che santi votarsi' - per dire di una scarsa coerenza e di indicazioni univoche che dovrebbero vigere e applicarsi 'erga omnes', ma non si fa, perché la realtà delle cose è diabolicamente complessa e contraddittoria ed è sempre necessario distinguere ed eccepire e 'toccare con mano' l'evidenza degli eventi infausti e di difficile governo.

Il dettato religioso è così da sempre: aereo e 'buonista' per forza di appartenenze e riferimenti evangelici consolidati. Funge da indicazione generale, da 'slogan' e, nella realtà, invece, si consumano le contraddizioni e le indifferenze dei post moderni Leviti - e molto pochi sono i Samaritani che sarebbero disposti a 'camminare sulle acque' e andare incontro ai 'fratelli africani che soffrono' e affrontano i flutti, ingrassando gli 'scafisti' assassini e violando le leggi sull'immigrazione vigenti nel paese che li soccorre per obblighi di convenzioni marittime internazionali e umana pietas - quale non dimostrano uguale i maltesi e i greci, ad esempio.

E chissà se si cambierà la legge bossi-Fini e la si adeguerà alle indicazioni nuove del bravo Pontifex riformatore o se il governo delle larghe discordie non si avventurerà mai tra questi flutti politici per tema di andare a sbattere sugli scogli già aguzzi delle controversie giurisprudenziali della Cassazione troppo lesta a decidere e fissare le udienze finali - e sull'imu che non si sa come riformare, figurarsi restituirla!

Consigliamo al Letta di ricordare a berlusconi la promessa di 'pagarla di tasca sua'. Questo è il momento giusto. Così, emulo di san Francesco, il cavaliere in affanno mediatico si 'spoglierebbe di tutto quello che ha' e lo donerebbe agli italiani indigenti - e questo magno gesto gli eviterebbe di pagare il dovuto a De Benedetti per la truffa de 'il lodo Mondadori' e gli assegni familiari alla moglie-nemica.
Lo vogliamo povero e nudo e accorreremmo volentieri, noi novelli Samaritani, a rivestirlo di un saio (anche perché non è un bello spettacolo la di lui nudità – ce lo raccontò la minetti, in suo mai dimenticato sfogo telefonico).

domenica 14 luglio 2013

Pubblicità Progresso

E' alle sette del mattino di una domenica fresca e assolata che meglio si intende il valore preciso della frase: 'La musica è la cosa più bella che c'è dopo il silenzio.'
La musica e ogni altro rumore e voce umana - o di televisioni e radio accese al mattino fitte di odiose pubblicità - la cui eco fastidiosa rimbalza sui muri e turba l'incanto del silenzio.

Mi capita di avere un povero suonato quale vicino di casa che usa la televisione quale 'compagnia' sonora della sua solitudine e, per un di più di infamia, soffre di orecchi. E mi viene in mente cosa sarebbe la sua vita e quella di mille e mille suonati suoi pari se davvero 'spegnessero' le reti mediaset - come ci ha fatto sognare quel tal deputato grillino in sede di commissione parlamentare.

Ve l'immaginate una vita associata senza tutto quel fragore di pubblicità che ci ammanniscono le stramaledette reti private - che, per vedere un film di qualità, sei costretto a mettere in conto la tortura di oltre la metà della durata di stupidissimi imbonimenti pubblicitari?

Mio dio, quanti miliardi di neuroni attivi recupereremmo tutti insieme ? - e il nostro dna di popolo e nazione registrerebbe un improvviso mutamento genetico e i quozienti intellettivi medi salirebbero di sei punti percentuali in un colpo solo.

Meditate, gente! Il futuro dei nostri figli e dei nipoti possiamo giocarcelo ora e con un provvedimento semplice semplice di applicazione della legalità repubblicana. Sostegno massimo popolare al deputato che vuole applicare finalmente una legge e liberare il paese dal veleno mediatico berlusconiano.


'Spegniamo le reti Mediaset!' e 'Chi guarda Mediaset avvelena anche te; digli di smettere!'. Pubblicità Progresso.

sabato 13 luglio 2013

Engelstadt

Engelstadt (City of angels)

E' vero che 'la città ti viene dietro' – come scrive Kavafis – e gli sguardi sul nuovo dei paesaggi e delle persone sono velati dal sentimento che ti affanna o ti sorregge. Ma la vastità degli spazi e tutto quel trasvolare di angeli e dei e carri alati sopra i tetti dei palazzi imperiali e dei parlamenti fanno la differenza. E non mancano gli angeli su Venezia, ma, a differenza di quelli, questi sono angeli laici che hanno perso la via di casa e il ricordo delle sublimi altezze (ma ci pensano i pittori a farcele rimembrare) e hanno fatto il nido dove li osservi e, in qualche strano modo, ci sono simili e vicini.Vienna giugno 2013 087.JPG

E, dopo tanto vagare per la città vasta e pulsante di vita ordinata e le sue periferie fitte di immigrati perfettamente 'viennesi' e tanto ristare nei giardini del Belvedere fin dalle sei del mattino per appagare lo sguardo dominatore sul distendersi dei campanili e delle cupole più sotto, Vienna giugno 2013 103.JPGmi sono spinto fin sulle colline del 'bosco viennese' - quello delle armonie immortali degli Strauss e delle novelle- e sono posti dove 'vivere è bello' davvero e la gente cordiale e gentile. E pazienza se ti accorgi, al ritorno in città, dentro lo Stadtpark, che, Cielo! esistono anche i barboni e gli accattoni, ecco dove si erano ficcati, ma sono rassegnati e timorosi, spauriti e non 'organizzati', come da noi, che dilagano per la città e si disputano gli angoli migliori - e i neri coi borsoni taroccati, cacciati dal centro, adesso fanno gli ambulanti e inseguono i turisti scemi che una borsa gliela comprano, dopo tanta insistenza, e non ce li togliamo più dai piedi.

E niente di illegale e tarocco si nota, invece, in questa città che 'sa come fare' ad integrare e offrire lavoro e reprimere i commerci non autorizzati. Ed è virtù di buoni amministratori civici che dovremmo imparare e importare – e aveva ragione Soldini a mettere in bocca al Garibaldi a cavallo, schifato del comportamento dei bisnipoti rissosi e 'leghisti', la frase: 'Era meglio se vi lasciavo agli austriaci, cari'. E ci pensa l'Europa a dirci ancora prossimi al traguardo della buona amministrazione e buoni costumi civici e, forse, ancora non tutto è perduto e ci restano la vita e l'onore futuri, se non 'perderemo la testa' sotto le ghigliottine degli anti europeisti e il canto delle sirene grillin-leghiste e post berlusconiane.
Chi vivrà vedrà. Male che vada ci diremo 'argentini' e balleremo il tango sopra le macerie del Belpaese grecizzato.

Comincia dalla coda il mio reportage di viaggio nella 'città degli angeli': la capitale austriaca. I lettori interessati all'intero reportage potranno leggerlo, nei prossimi giorni, sul mio blog, alternato ai commenti sulle vicende di casa nostra.

giovedì 11 luglio 2013

Grazie di cuore

Grazie di cuore

Fresco di viaggio, ricordo ai miei scarsi lettori la scritta monumentale sull'arco trionfale che introduce al Neue Burg : IUSTITIA REGNORUM FUNDAMENTUM. (http://www.flickr.com/photos/patrick_c/6506466525/ 

Che l'abbia voluta Francesco Giuseppe, - di cui gli storici dicono un gran bene, ad onta del suo essere stato imperatore di molti popoli e terre - la dice lunga su quanto forte sia il peso della Giustizia nel sentire degli uomini e delle donne di ogni tempo e paese.
Giustizia con la maiuscola - che poco ha a che vedere con il brutto 'teatro della giustizia' nostrano, fitto di prescrizioni e 'leggi ad personas' e cavilli atroci degli azzeccagarbugli di grido, che manderebbero assolto persino un omicida reo confesso.

Ed è per profondo e radicato senso di Giustizia che, tutti noi bravi cittadini non schierati e faziosi, bramiamo che finalmente 'si arrivi a sentenza' e non a prescrizione per decorrenza dei termini per quanto è dei clamorosi fatti criminosi di cui è imputato il berlusconi silvio - già condannato in due gradi di giudizio. E, se sarà detto innocente, ce la metteremo via, sia pur dispiaciutissimi, e confideremo nella Giustizia Divina e nella Divina Provvidenza per quanto è delle sue competenze sul merito.

E che la cagnara oscena inscenata da 'quelli del pdl' sia stata decisa sui tempi stretti fissati per l'udienza piuttosto che sul merito di una ipotetica condanna di terzo grado (terzo grado, gente!!!) dovrebbe far capire anche all'ultimo dei cretini che quegli scherani ridicoli speravano di svangarla, ancora una volta, per via di prescrizione - ennesimo capolavoro insabbiatorio della premiata ditta Ghedini-Longo, con l'ausilio, grande finale! di un altro 'principe del forum' (sic) svuota-portafogli.

E chissà che altro ci toccherà di vedere di questo 'finale di partita' di caimani sdentati e scherani ridicoli e pennivendoli disperati che, Belpietro in testa, invocano 'la grazia' di san gennaro-napolitano. L'ultima spes ammazza-sentenze affidata ad un uomo in grande affanno istituzionale e sul punto di 'gettare la spugna' e consegnare il paese alle piazze.E intanto 'i mercati' ci azzannano e l'orizzonte greco si avvicina.

Grazie di cuore di questo bello scenario di futuro, elettori ed elettrici di centro-destra.

mercoledì 10 luglio 2013

Abissi

Abissi

La giornata che si apre è all'insegna degli abissi. 20000 leghe sotto i mari in tempesta. Egitto e Italia: una faccia, una razza. 
E la guerra civile che sta per esplodere laggiù qui è la burletta degli aventini annunciati dagli jahdisti di lotta e di s-governo (la giovanna d'arco-santanchè in testa e il fido brunetta collo spadone) o le annunciate 'manifestazioni oceaniche' de 'l'esercito di silvio' - uniti alle giacche azzurre dei 'menomalechesilvioc'è' e ai mille ragionieri e commercialisti e gli imprenditori del: 'Lotta duva senza fattuva!' che tanto ci hanno commosso in questi anni di pubblica infamia e piccolissime virtù civiche fieramente esibite.

E' una stagione che va a chiudersi, un'italica 'stagione all'inferno'. Lo stragismo atroce dell'idea di giustizia-giusta e 'uguale per tutti', praticato per oltre tre lustri dai malnati elettori ed eletti del pdl e associati di s-governo, finalmente giunge al capolinea - e i vecchioni della Cassazione decidono di farla finita colle vergognose prescrizioni e le abdicazioni e i favori fatti ai costosissimi avvocati degli imputati eccellenti e danarosi. Si va a giudizio, finalmente!

Il famigerato 'terzo grado di giudizio italico' - colonna d'Ercole che ci colloca tra i terzomondisti di una giustizia che funzioni e faccia il suo dovere di ufficio - forse sarà doppiato e si saprà se è vero che il berlusconi è il nostro Al Capone condannato per evasioni milionarie oppure è un perseguitato, come gridano i suoi supporters con supremo sprezzo del ridicolo.

Non si escludono sorprese. Certi avvocati fanno miracoli, lo sapete, in accordo colla vocazione alla bonomia e/o a un inconfessato 'sentire politico' di certi giudici.

martedì 9 luglio 2013

Le divisioni di Stalin e i barconi di Francesco

Se Stalin si chiedeva di quante divisioni disponesse il papa, la domanda di oggi è: 'Quanti barconi di nuovi emigranti vale la visita pastorale del Buon Francesco a Lampedusa?' E ci sarà una qualche relazione con la mossa del cavallo di quel prete di Mestre che ha istituito le figure dei vigilantes della messa mattutina per impedire ai 'mendicanti organizzati' e ai giovani neri senza occupazione e fissa dimora di disturbare fastidiosamente i fedeli?
Domanda di riserva: Com'è che a Vienna di queste cose non se ne sentono/vedono e i molti immigrati residenti han tutti l'aria di avere un lavoro e una casa? Che ne dite di organizzare dei charters di buoni amministratori italici diretti nell'ufficio del Burgermeister a chiedere come si fa/come hanno fatto?




http://www.giornalettismo.com/archives/183469/il-paese-dove-danno-il-benvenuto-agli-immigrati/