‘Vogliamo le nostre vite piene di senso e di sogni’, gridano i giovani ‘casseurs’ anti job act per le strade di Parigi, ma, forse, si accontenterebbero di un lavoro a tempo determinato e poter accendere un mutuo e cominciare a vivere fuori dalle mura della casa paterna/materna. I sogni, direbbe Shakespeare, sono fuochi fatui e basta l’aria e la luce del mattino a spegnerli.
E’ una cosa che ti agghiaccia dentro questa apparente impossibilità della società del terzo millennio di controllare la sua entropia – che non rimane ad un livello invariato, come prevedono certe leggi della fisica per taluni sistemi, bensì è aumentata in modo esponenziale da quando è stata introdotta nella fragile società europea la variante ‘immigrazione a grandissimi numeri’ – sottospecie della nefasta e infernale ‘globalizzazione’.
E nel calderone infernale dell’entropia che aumenta e ci affanna e ci angoscia agisce quel lievito strano e diabolico che chiamiamo ‘buonismo’ – ed è l’attitudine del genere umano a commuoversi e agire d’impulso sotto la spinta dell’emozione piuttosto che della fredda ragione. Un lievito che potrebbe essere una risorsa, se dosato e usato a spizzichi e spolveri nei giusti impasti, ma è condanna al dramma sociale e alla tragedia, se lasciamo crescere a dismisura le banlieues parigine dove ristagna il disagio sociale degli immigrati che si ‘radicalizzano sul web’ e trascuriamo gli equilibri sociali che si rompono e non si ricompongono bensì esplodono in sempre più clamorosi rifiuti.
E, ieri, si sono confrontati i due ministri degli interni austriaco e italiano e chi dei due abbia convinto l’altro dell’insensatezza delle sue posizioni non è dato sapere, ma sappiamo che siamo stati messi sotto tutela e che l’austriaco ha ottenuto di poter visionare le cifre dei nuovi arrivi – e regolare, di conseguenza, la chiusura della cerniera austriaca del Brennero.
E i buonisti nostrani si mettono le mani nei capelli, loro che credevano di poter coinvolgere l’Europa intera nel loro folle, grandioso progetto no-borders di: ‘Accogliamoli tutti, misericordia lo vuole!’ – e si ritrovano immersi nella palude stigia di frontiere chiuse e: ‘Teneteveli, che noi del Nord l’entropia sociale vogliamo controllarla e governarla, ce l’ha appena detto l’elettorato a gran voce e noi l’elettorato lo rispettiamo.’
Aggiornamenti a breve sempre su questo schermo.
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