domenica 29 agosto 2021

Faccio outing. Sono aristotelico.

 

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Platone, Socrate e tutti gli altri a seguire.
Lo so che pensate che è per via della sua avversione alla scrittura che mi sta antipatico il Platone.
E un po' è vero e anche i librai post moderni lo hanno in uggia dal momento che affermava che non basta comprare e leggere i libri per sapere tutto quello che è necessario sapere - e solo noi professori e titolari di accademie possiamo spiegare e dire vera sapienza quella che prendiamo in considerazione e la ammanniamo ai seguaci e discepoli prostrati in adorazione.
Un vera e propria difesa della casta dei sapienti, la sua – e chissà che cosa direbbe oggi il caro Plato e a quali sconcezze si lascerebbe andare sui social contro i 'leoni da tastiera' e i 'sotuttoio' che si permettono di contestare le verità rivelate dei giornalisti professionisti e i professori, un tempo autorevoli e osannati, e dei loro politici di riferimento incollati alle cadreghe con la benedizione clamorosa e colla aggiuntiva dei banchi delle 'sardine'.
Ma converrete che quella sua teoria bizzarra e arzigogolata della caverna dove stanno uomini strani e un fuoco ne proietta le ombre – e, se fanno tanto di fuoriuscire restano accecati dal sole della Verità – è piuttosto cerebrale e, se è vero che ha ispirato il doppio reale e virtuale di Matrix, come ci spiega il professor Ferraris in tivù, gli risponderemo che quel film non ci ha convinto per la stessa ragione dell'arzigogolo e del cerebralismo che, come ci direbbe il poeta delle 'Feuilles Mortes':
'Le mond mental ment monumentalment.'.
E a noi pare che abbiano ragione i poeti coll'invitarci che fanno a godere del semplice cinguettio degli uccelli in natura e della bellezza dei petali e dei pistilli dei fiori coloratissimi e dell'azzurro del cielo e delle spirali delle conchiglie che hanno le stesse proporzioni matematiche delle spirali galattiche - e ci viene in mente la 'Miseria della filosofia' che proveremo a rileggere per capire chi aveva in mente di contestare l'autore del libro e cosa.
E Aristotele, pur nella sua ignoranza della legge gravitazionale (che arrivò ad affermarsi di lì a qualche secolo, sia detto a sua discolpa) ci sembra miglior filosofo, pure se 'terra-terra', di quell'arrogante suo predecessore, quantomeno nel suo considerare le apparenze per quel sono e ci appaiono e non ingannano: evidenze dei sensi che, sole, ci restituiscono il senso di realtà e di Verità che Plato rimandava alle inarrivabili Idee iperuranie.
Ecco, l'ho detto, ho fatto outing. Sono aristotelico e anti platonico. E neanche i sofisti e gli atomisti sono così male, a ben leggerli e studiarli.
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Bisavoli che sfidano i millenni.

 





Bisavoli che sfidano i millenni. 28 agosto 2021
In tanto silenzio e paesaggi vuoti e cieli vicini che sembrano mangiarsi la roccia che svetta metallica sulle cime il tempo è un'astrazione e ti sembra che, dall'alto, dal luogo di rinvenimento della mummia congelata, si materializzi la figura mitica dell'uomo di Mondeval - con il suo abito di pelliccia marrone e la chioma arruffata e il lungo arco che gli balla sopra la spalla destra e una grassa marmotta che gli pende alla cintura.
E se lui ha vinto la sfida con il tempo e con i silenzi del vento nel gelo dei duemila metri della sua sepoltura - e nessun orso e i voraci lupi a violare la sepoltura e ad addentarne la carcassa - ti vien da pensare che oggi i vecchioni e le mummie ambulanti da museo siamo noi, gli escursionisti delle alte quote - che bissiamo la vita media dei progenitori e ci avanza di lamentarci se i virus di nuovo conio si portano gli ottantenni a mucchi nelle terapie intensive.
E, seppure morto a 40 anni, ha fatto il dover suo di figliare, si suppone, e di garantire questo lungo transito di generazioni nei millenni, oltre le malattie, e le alluvioni e le frane e le ricorrenti catastrofi climatiche - e la sua esistenza ignara di futuro congiunge l'età della pietra con l'età della tecnica e della tecnologia di cui noi siamo gli indifferenti alfieri – con i modernissimi scarponi ai piedi e i leggerissimi giacconi termici e i moschettoni alla cintura e le picozze e i ramponi.
Figli di un dio maggiore, ma grati al bisavolo che giacque sotto le pietre nell'assoluto silenzio dell'Alpe e nel gelo proibitivo e l'aria limpidissima dei mattini di alta quota.
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sabato 28 agosto 2021

Modifiche costituzionali auspicate.

 



Di chi vola alto e di chi fa un cattivo uso delle norme costituzionali. 29agosto2019

E oggi, nella ricorrenza della chiusura del parlamento da parte di Boris Johnson (evento che costò la testa – mutatis mutandi – a Carlo I di Inghilterra) possiamo permetterci di analizzare senza troppi patemi d'animo i guasti e i nefasti della nostrana 'repubblica parlamentare' che consente a personaggi di dubbia fama e scarsa dottrina politica di cambiare con somma disinvoltura casacca e stringere patti di s-governo di qua e di là dello schieramento politico (con gente di cui hanno detto peste e corna fino a ieri) e del programma con cui si erano presentati agli elettori e ne avevano minchionato i voti.
E, negli anni e s-governi scorsi, avevamo assistito allibiti e sgomenti alla vituperevole compravendita dei parlamentari necessari a mantenere in vita un governo e le relative cadreghe parlamentari.
Alla luce di questi eventi schifosetti e avvilentissimi vogliamo ancora dar credito a coloro, più realisti del re, che difendono la Costituzione della repubblica a spada tratta e come un Vangelo da impugnare alto e gridare stoltamente: 'In hoc signo vincit'?
O è preferibile avviare una riflessione collettiva sul merito e provare a ridisegnare, più laicamente, la Costituzione in oggetto per impedire che ciò avvenga in futuro e ci siano risparmiate le vergognose cose e gli accordi di s-governo di oggi pd/m5s con alla testa uno che scriveva baldanzosamente, qualche mese fa.....
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Gli stolidi guerrieri dell'Apocalisse talibana.

 



Gli stolidi guerrieri dell'Apocalisse talibana.
E nel mondo a rovescio quale ci prospettano la 'libera stampa' e le televisioni mainstream a redazioni unificate la tragedia umanitaria provocata dalla guerra dell'Occidente contro i talebani viene rappresentata come una epopea di valentie ed eroismi di prodi 'salvatori' di decine di migliaia di afgani/e in fuga disordinata e 'si salvi chi può'. Quadro epico di umane insensatezze e illusioni pie che meglio sarebbe rappresentato da un quadro che provocò scandalo nell'Ottocento: La Zattera della Medusa dei folli sopravvissuti a un terribile naufragio.
Di gente che si era esposta e aveva osato il salto di epoca e agito come se la fragilissima democrazia afgana fosse una salda testa di ponte e uno stato avviato ad un definitivo approdo alla modernità delle democrazie occidentali vincenti - e abbiamo dovuto avviare, invece, collettivamente, le grandi potenze sconfitte, questo rischiosissimo ponte aereo per portare in salvo la gente che abbiamo compromesso e illuso che la nostra presenza colà sarebbe stata per sempre e a garanzia armata contro il passatismo talibano e la loro maledetta sharia.
Ma si può essere più stolidi e ipocriti e mentitori di così?
I post moderni cavalieri (perdenti) alla prima crociata.

venerdì 27 agosto 2021

L'Occidente nella polvere.

 

Salvate il soldato Muhammad.
La guerra afgana è una guerra perduta. Non la si doveva fare, come altre guerre in Asia recenti e/o lontane nel tempo, ma la si è fatta e la si è perduta – e la cosa che più dovrebbe premere ai giornalisti degni di questo nome è l'analisi dei perché siamo andati laggiù (al seguito di chi, per garantire cosa, per esportare quali pretesi valori democratici) e quale immenso fallimento dobbiamo dichiarare di fronte a un nemico storico che non abbiamo debellato ed è entrato in armi nella capitale e si appresta a governare lo stato secondo secolare fede e religiosa dottrina.
E la capitolazione vergognosa di un moderno esercito afgano super armato e addestrato da noi occidentali la dice lunghissima sulla nessuna presa dei valori occidentali in quelle terre che per vent'anni sono state magnificate dalla libera (sic) stampa quali avamposti democratici in cui si sono costruite scuole e ospedali e le donne si mostravano libere dagli odiati veli della storica sudditanza di una sharia declinata la maschile.
Ma nulla di tutto questo appare nei fogli di stampa e sui video televisivi, bensì il suo rovescio: il racconto di una fuga disordinata e di un esodo dei civili compromessi con il nouveau règime con il corollario dei casi pietosi dei sopravvissuti alla calca fuori dall'aeroporto della vergogna che occupa per intero i palinsesti e le prime sei pagine recto e verso dei giornali.
E 'la Repubblica', avamposto pd del modo nuovo di fare giornalismo al rovescio, arriva al punto da consegnare una intera pagina delle sei dedicate alla fuga e alla calca a un tale che afferma perentorio che 'negare accoglienza alle migliaia di afgani in fuga è 'antipatriottico'. La qual cosa ci costringe a chiederci quali siano i moderni requisiti e i valori che formano il pacchetto 'patriottismo' secondo quel tale e i suoi clamanti sodali di partito e come si definisca il sostantivo 'patria' nei vocabolari di ultima stesura.
Ecco quanto appare ne il Treccani on line:
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita, lingua, cultura, storia e tradizioni: il suolo, i confini della p.; Non è questa [l’Italia] la p. in ch’io mi fido, Madre benigna e pia, Che copre l’un e l’altro mio parente? (Petrarca); la partenza dalla p., di chi emigra; essere esule dalla p.; il ritorno in p.; avere nostalgia della p. lontana;
E il dubbio è se non sia anti patriottico anche l'affermare, come abbiamo fatto fin qui fieri delle nostre buone ragioni, che la lucrosissima lotteria del mare e l'organizzazione degli arrembaggi di migliaia di clandestini sulle nostre coste da parte degli scafisti assassini libici e/o tunisini è attività criminale da perseguire giudiziariamente piuttosto che un preteso 'dovere morale' - come pretendono i buoni, buonissimi buonisti delle o.n.g. dedicate che ne sbarcano centinaia e migliaia nei nostri porti un giorno si e l'altro pure.
E, se è vero che il dramma umanitario degli afgani è relativo alla guerra perduta con ignominia e ai valori democratici nella polvere e al fallimento del 'modello occidentale' di esportazione pure un basso profilo giornalistico su questa tragedia indotta da errori politici marchiani sarebbe apprezzabile – invece di spacciarlo come l'ennesimo 'salvataggio' da includere nella mitica accoglienza italica. https://www.geopolitica.info/afghanistan-la-guerra-perduta/https://www.geopolitica.info/afghanistan-la-guerra-perduta/
  • Afghanistan: la guerra perduta - Geopolitica.info
    GEOPOLITICA.INFO
    Afghanistan: la guerra perduta - Geopolitica.info
Afghanistan, allarme dell’intelligence Usa: “Attacco Isis imminente all’aeroporto di Kabul”
LASTAMPA.IT
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