domenica 20 agosto 2017

Nel migliore dei mondi possibili

Nel migliore dei mondi possibili Bulgari e Russi e Avari si combattono tra loro e stuprano, sventrano, fanno a pezzi donne e bambini e riducono i castelli in macerie.
Nel migliore dei mondi possibili della beata convivenza tra genti diverse e accoglienze santificate dai moderni filosofi di un ottimismo sinistro, richiedenti asilo ceceni amorevolmente accolti in Francia uccidono a calci e pugni un nostrano Candido in una discoteca di Barcellona e, di lì a poco, un magrebino con espressione divertita e ridevole sterza a destra e a manca lungo una ramblas affollatissima di persone per buttar giù e uccidere più birilli possibili.
Ma è il migliore dei mondi possibili, affermano i nostrani Pangloss, filosofi sinistri e di sinistra e quel che paghiamo oggi di morti ammazzati sulle strade e le piazze e i teatri di Europa prelude a un mondo futuro pacificato di genti affratellate e felici di una convivenza multietnica.
E davvero così? E’ davvero il migliore dei mondi possibili, questo delle stragi ricorrenti e prevedibili e attese dagli s-governi imbelli di un Europa che dice ai suoi cittadini che dobbiamo pagare quel prezzo atroce di morti e feriti (perché!?!) e di gente pacifica accoltellata sui treni e sugli autobus indicata stolidamente dagli imbecilli jiahdisti quali ‘crociati’ – neanche fossimo in Israele, roccaforte occidentale in un mare di arabi palestinesi demograficamente fuori controllo e inferociti ogni giorno di più e tutti assassini potenziali di una convivenza feroce?
Oppure esiste, può esistere un mondo migliore di questo – governato con pugno di ferro e le intelligence di ogni paese capaci di intercettare il momento scatenante della follia omicida dei ‘radicalizzati sul web’ e capaci i governi futuri di disciplinare le ‘accoglienze’ delle genti diverse con il necessario rigore e severa valutazione dei numeri e degli ingressi che non facciano aggio sulla capacità di controllare il territorio metropolitano da parte delle polizie urbane?
E chissà che cosa scriverebbe Voltaire oggi, in un suo saggio rinnovato sui ‘costumi e lo spirito delle nazioni’ posto di fronte a questa ennesima guerra tra islamici rincoglioniti dallo jiahdismo importato dal web in franchising e gli s-governanti europei che, dopo ogni prevedibile strage, continuano a dirci che ‘non dobbiamo modificare le nostre abitudini di vita’ e accettare di essere, un bel giorno, tutti travolti da un tir lanciato sulla folla o accoltellati a bordo di un treno o mentre visitiamo un museo.
Il migliore dei mondi possibili, già.
 

mercoledì 16 agosto 2017

Stupirsi dello stupore


C'è stato un tempo che gli 'odiatori' erano loro. Genti appartenenti allo schieramento della sinistra politica: anarchici e circoli social-comunisti nelle cui sedi si tenevano i comizi e le arringhe che scatenavano i lavoratori in scioperi violenti contro gli odiati padroni delle terre e delle fabbriche, colpevoli di ogni nefandezza capitalistica – e dai circoli anarchici uscivano i temibili assassini e i terroristi che uccidevano i re e i tiranni nelle carrozze.
Altra storia davvero poco metabolizzata e condivisa dai presenti e sedicenti 'sinistri' che hanno occupato le istituzioni della repubblica (alcuni di loro privi di un chiaro mandato popolare che deriva da libere elezioni) e oggi fanno di tutto per silenziare i presenti 'odiatori' del web accusandoli di propalare 'fake news' (da che pulpito!) e di insultare gli avversari politici.
Poco importa che tra i presenti 'odiatori' del web ci siano molti ex socialisti e comunisti delusi dalle politiche folli e cieche e sorde agli interessi di coloro che dovrebbero rappresentarne la volontà politica in parlamento e all'interno delle istituzioni di governo.
E ci stupiamo dello stupore di Marco Bracconi che stamattina si stupiva (pensiero stupendo) del fatto che un giornale dello schieramento di destra politica rimproverasse alla Boldrini Laura che è colpa sua e della sua antipatia se si è attirata gli strali di migliaia di 'odiatori' del web - che la presidentessa emerita della Camera bassa intende querelare uno per uno, così intasando i tribunali della repubblica.
Ed è davvero difficile dare torto al giornalista del giornale di destra che l'accusa di antipatia se si fa 'rewind' dei video televisivi che ce la mostrano arrogante e autoritaria - vera e propria maestrina dalla penna rossa - mentre espelle dall'aula i rappresentanti del popolo a suo insindacabile giudizio responsabili di gazzarra e comportamenti contrari al regolamento parlamentare.
Questione di punti di vista e di liberi apparentamenti politici, mi fa notare un conoscente diverso di fede. Appunto. Questione politica e che dovrebbe restare sul proscenio del teatro della politica. Che c'entrano i tribunali e le querele?

martedì 15 agosto 2017

Oggi accade

Credo che poche persone si siano rammaricate per il ritiro delle navi delle o.n.g. dalla 'scena del crimine'. Crimine organizzato, per restare sul linguaggio proprio delle indagini giudiziarie, perché nessuno (o, forse, solo i cattivi maestri di un malinteso buonismo) può negare o negligere che gli 'scafisti' appartengono alla categoria e trovano chiari agganci tra coloro a cui compete di far rispettare le leggi nazionali e le internazionali - e consentono, invece, con la loro passività e il colpevole lasciar fare, a che i criminali a loro noti costituiscano e presidino i lager da dove partono le centinaia di migliaia di profughi e i clandestini che affliggono il nostro paese e lo obbligano a una distorta e malintesa forma di 'accoglienza' e di 'salvataggio in mare'.
E sarebbe bastato il puro buonsenso a decretare, già decenni fa, che il numero esorbitante di quelle partenze e di quei 'barconi' della morte, e le crudeltà che precedevano le partenze all'interno dei lager libici, costituiva un intollerabile grimaldello per violare le liquide frontiere di un paese e che tanta ostentata e sbandierata 'bontà' delle o.n.g. altro non era che 'favoreggiamento dell'immigrazione clandestina' e un puro servizio di taxi concordato con gli scafisti – come rivelano le inchieste delle procure di Trapani e di Catania.
E la beneamata presidente della Camera dei deputati Boldrini Laura avrà anche buone ragioni per minacciare di querela le migliaia e migliaia di persone che la insultano apertamente sui 'social', ma non dobbiamo dimenticare il male oggettivo che hanno fatto al paese le sue iterate dichiarazioni 'buoniste' che incoraggiavano le o.n.g. nella loro malintesa e non petita opera di accoglienza surrogata che hanno ridotto l'Italia a un campo profughi diffuso - e hanno innescato le migliaia di conflitti passati presenti e futuri di un disordine sociale di difficilissima ricomposizione.
Sarebbe gradita una sua dichiarazione di ravvedimento operoso e promessa di non più nuocere al paese a lato di ogni querela.

lunedì 14 agosto 2017

Ieri accadeva

12 agosto 2014
E’ vero che ‘ci sono più cose al mondo…’ di quante ne possiamo immaginare – e sono sempre stato in ammirazione estatica delle foto di Monika Bulaj che ci narrano dei riti e dei miti e della pervicace voglia di religiosità di ogni popolo e paese. 
Ma dirsi cristiani in alcuni paesi oppure islamico settari (sunniti contro sciiti e le altre sottospecie e varianti della storia religiosa di quelle lontane regioni) può essere pericoloso – e il mito della religione unica e dell’unico dio ognora ci viene riproposto sulla scena della Storia e comporta stragi e massacri al grido velleitario e assassino de ‘Dio lo vuole’.
E meglio sarebbe constatare, alzando gli occhi al Cielo, che gli sfilacci di nuvole o i cumuli nembi non nascondono altro che la mutevole gassosità dell’atmosfera terrestre – e aveva ragione il primo astronauta russo a burlarsi della Fede e dei fedeli sottostanti raccontando che, di là dell’atmosfera terrestre, c’è solo un muto mare di stelle e il buio del Cosmo misterioso da solcarsi colle navicelle spaziali e nessun preteso dio col leggendario corollario di empirei e santi e beati e troni e dominazioni e arcangeli alati.
Perché la cronache degli yazidi in fuga sul monte, assediati e liberati dall’aviazione dei soliti noti – e il ritorno del Califfato e tutta la varia imbecillità di eserciti che si muovono sotto l’egida della ‘sola e vera religione’ – ci riportano al medievo avvilente delle guerre sempiterne e inestirpabili e alla preistoria dell’uomo e fanno battere il passo alla scienza dei viaggi spaziali che, soli, ci diranno corpo e anima di un’umanità che mira alle stelle e decolla, finalmente verso gli orizzonti di un futuro comune e ‘glorioso’ davvero.
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